ancora oro, e che oro. come Baldini ad Atene, nella gara più dura, più bella, più faticosa. il Giorgio d'oro si chiama DiCenta, ed è giusto che sia così. mi veniva da commuovermi, quando intervistavano lui e la moglie, quando dicevano del "mazzo" che si fanno i fondisti, quando diceva dell'emozione, indescrivibile, di vincere "LA" gara in casa, a Torino, per l'Italia che si è esaltata con queste Olimpiadi del freddo.finite anche queste, con i complimenti del mondo...
ora si continua a camminare, senza più appuntamenti fissi ogni giorno, senza avere un programma preciso di competizioni, senza medaglie attese...tutte inaspettate, su più competizioni.
si continua la salita, con gli sci ai piedi in mezzo ai boschi finchè la neve non si scioglie, e poi col sole in faccia ancora avanti...
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