noi siamo quelli che si parte col buio, e ci capita se c'è il Rosa innevato, il cielo sereno, la luna piena piena, che quando entriamo sulla strada della giornata si rallenta, d'istinto, tutti quanti, senza suonare a nessuno, in silenzio per quei centocinquanta metri di belvedere, ci giriamo a destra, e salutiamo con una lacrima, o un sorriso, la bella cartolina che il riflesso di Selene lascia sul lago, il saluto della nostra terra...
e poi via, gli alberi coprono la vista, quasi a renderci più rapido il distacco, quasi a riportarci senza dolore verso gli uffici, verso altri chilometri, verso la giornata.
giornata che qualche decina di minuti dopo splende spavalda nei nostri occhi, e allora a infilarsi gli occhiali da sole, a tirar giù i parasole, a rincorrere pensieri e progetti, a ripensare a ieri sera e a stasera, a guidare con occhi davanti e dietro, con attenzione, noi siamo quelli che chiamate pendolari, ma siamo di quelli che veniamo dai laghi, noi siamo quelli col sole in faccia.
la foto è uno scorcio dalla prospettiva opposta, non mia, per il momento...
Nessun commento:
Posta un commento