pensate voi di essere un pollo, messo in uno scatolone insieme a una quindicina di compagni di sventura...nella fredda notte della valcuvia...alcuni galletti riescono ad uscire dalla scatola, vogliono fare come chicken run, vogliono scappare, fuggire (cervello di gallina!se sei moribondo dove vuoi andare!!!)..ma

succede?aiuuuuto" bam, in terra, uno dopo l'altro. e il moribondo? x lui è stato peggio...quella notte, verso le undici, era arrivato il giuàn, quel pirla del figlio dei vicini di fattoria, aveva regalato delle caramelline alla salmonella ai suoi soci, lui non le aveva prese, ci ha provato a dirglielo, che mamma chioccia diceva sempre di "non prendere caramelle dai pirla"...ma loro non lo hanno ascoltato..ed ora era lì, solo, stava morendo di fame.
una gallina aveva fatto l'ultimo uovo della sua vita, un gesto d'amore, non voleva perdere anche il pulcino.
tentazione.
meglio un uovo oggi che un pollo oggi, si è detto.
ma poi no, non ha potuto farlo, ha pensato che non poteva arrivare a tanto, solo per salvarsi le penne.
ha chiuso gli occhi, si è rassegnato...h apensato alle gallette amburghesi del paradiso gallico.
poi sono arrivati quelli dell'asl, lo hanno portato a brescia a fare le analisi, hanno scoperto che non aveva l'influenza, e fine della storia.
il pollo è buono arrosto, appetto, accoscia. basta che non sia cinese.
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